Intercettazioni, limite di 45 giorni Controlli rafforzati per le proroghe |
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Guido Camera - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag. 23 |
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La Camera, lo scorso 19 marzo, ha approvato in via definitiva la legge che modifica la disciplina delle intercettazioni. Sono previsti, infatti, limiti temporali più rigidi. La legge interviene sulla disciplina ordinaria prevedendo che le intercettazioni non possono avere una durata complessiva superiore a 45 giorni, salvo vi sia l’esigenza di una durata superiore giustificata dall’emersione di elementi specifici e concreti. Quindi, dopo l’autorizzazione del Gip, il decreto del Pm dispone la prima intercettazione la cui durata è di 15 giorni. Con decreto motivato è possibile la proroga, per periodi successivi di 15 giorni, ma viene fissato un limite complessivo di 45 giorni. Per superarlo è ora necessaria una motivazione rafforzata. Il nuovo limite non si applica per reati di criminalità organizzata, traffico di rifiuti o di stupefacenti, minacce telefoniche, reati informatici e contro l’inviolabilità dei reati previsti dall’art. 371bis c.p.p., sequestro di persona, delitti contro la Pa. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Intercettazioni solo in 45 giorni’ - pag. 2)
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